Contrattualistica commerciale internazionale
Convenzione di Vienna del 1980
Nei commerci internazionali la Convenzione di Vienna offre un apprezzato substrato normativo unitario ed equilibrato agli operatori commerciali dell'import-export. Essi possono contare su un testo condiviso, nel 1980 contestualmente e per adesioni successive, da oltre 60 stati che ne hanno recepito la disciplina con normativa interna. L'ambito di applicabilità è riconducibile prevalentemente alle vendite B2B di beni materiali - materie prime, semilavorati, manifatturati destinati alla rivendita. Per i beni esclusi dalla normativa in argomento vale l'accordo contrattuale fra le parti che, in generale, rimane primaria e insostituibile disciplina pattizia per qualsiasi tipologia di bene. L'insieme di norme convenzionali e pattizie ormai cristallizzate dalla prassi e patrocinate dalla CCI consente di definire schemi contrattuali di base ormai consolidati su cui potere formalizzare le varie fasi della formazione del consenso delle parti contrattuali nella specificità dei singoli rapporti d'affari.
Il corretto e sistematico ricorso a tutti gli strumenti messi a disposizione dalla migliore dottrina a dalla più avanzata prassi commerciale rappresenta non solo una sicura coordinata per prevenire e limitare, ove insorti, imprevisti e inconvenienti, ma anche un potentissimo strumento di gestione dinamica dei meccanismi di trading fino a sperimentare livelli massimi di ottimizzazione se non veri e propri modelli di business innovativi.
Il corretto e sistematico ricorso a tutti gli strumenti messi a disposizione dalla migliore dottrina a dalla più avanzata prassi commerciale rappresenta non solo una sicura coordinata per prevenire e limitare, ove insorti, imprevisti e inconvenienti, ma anche un potentissimo strumento di gestione dinamica dei meccanismi di trading fino a sperimentare livelli massimi di ottimizzazione se non veri e propri modelli di business innovativi.